DESSAU e BAUHAUS
REGNO GIARDINO DI DESSAU
Il Regno giardino di Dessau-Wörlitz è uno dei primi e più grandi giardini all'inglese ad essere stati costruiti non solo in Germania, dove si trova, ma nell'intera Europa continentale. Venne progettato alla fine del XVIII secolo e costruito su un ramo del fiume Elba, motivo per cui il parco è ricco di acqua e biodiversità. Il progetto del parco risente della filosofia di Jean-Jacques Rousseau e dell'estetica di Johann Joachim Winckelmann: in particolare Rousseau vedeva nell'agricoltura le basi della vita di tutti i giorni e promuoveva le funzioni educative del paesaggio naturale. Il paesaggio più elegante del giardino è l'isola di Rousseau, che volutamente imita quella di Ermenonville dove il filosofo è sepolto. Nel 2000 è stato inserito nell'elenco dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.
Nel parco, che si estende per una lunghezza di circa 25 chilometri, vi sono moltissime alte strutture che richiamano gli stili architettonici più disparati. La Casa gotica, ad esempio, iniziata nel 1774, è una delle prime costruzioni neogotiche del continente. Nel 1790 venne costruito il Giardino cinese, basandosi sulle idee innovative di William Chambers. La Villa Hamilton è una piccola copia della villa di proprietà del famoso sir William Hamilton, ambasciatore inglese del '700 a Napoli che aveva costruito tale villa sulla collina di Posillipo, appunto a Napoli e dedicata a sua moglie Emma; di fianco l'isola rocciosa è una riproduzione, invece, del vulcano Vesuvio, dal quale in origine usciva del fumo.
BAUHAUS
Bauhaus (termine ideato da Wlater Gropius, che in italiano significa capannone) è stata una scuola di arte e design che operò in Germania dal 1919 al 1933, nel contesto storico-culturale della Repubblica di Weimar. Ebbe sede a Weimar dal 1919 al 1925, a Dessau dal 1925 al 1932, e a Berlino dal 1932 al 1933 quando chiuse perché invasa al nazismo.
Erede delle avanguardie anteguerra, non fu solo una scuola, ma rappresentò anche il punto di riferimento fondamentale per tutti i movimenti d'innovazione nel campo del design e dell'architettura legati al razionalismo e al funzionalismo, facenti parte del cosiddetto movimento moderno. I suoi insegnanti, appartenenti a diverse nazionalità, furono figure di primo piano della cultura europea e l'esperienza didattica della scuola influirà profondamente sull'insegnamento artistico e tecnico fino ad oggi. Il Bauhaus è stato un momento cruciale nel dibattito novecentesco del rapporto tra tecnologia e cultura. Attualmente l'azienda tedesca Tecta produce riproduzioni di arredamento progettato in Bauhaus.
LA STORIA
L'esperienza del Bauhaus è fortemente influenzato dal clima culturale della seconda metà dell'ottocento in Europa, soprattutto nei paesi anglosassoni, nel periodo storico successivo alla Rivoluzione industriale, che aveva prodotto la meccanizzazione dei sistemi produttivi, la crescita del proletariato e l'inizio di un processo di razionalizzazione e riduzione dei prezzi delle merci.
Inizialmente in Inghilterra, dove il Governo attuò una riforma riguardante la formazione professionale accademica che prevedeva un maggiore coinvolgimento dello studente nella fase progettuale, William Morris, fondò laboratori che producevano oggetti per la casa artigianalmente. Successivamente, su suggerimento del prussiano Muthesius, vennero integrati dei laboratori all'interno delle scuole di artigianato artistico. Nascono così aziende-laboratori in cui arte e industria si uniscono tra cui la Deutscher Werbunk.
Il Bauhaus statale di Weimar con Walter Gropius (1919-1925
Nell'ottobre del 1915 Walter Gropius fu invitato da Fritz Mackensen (dirigente dell'Istituto superiore di belle arti del Granducato di Sassonia) a dirigere la neonata sezione di architettura della scuola.
Nell'aprile dello stesso anno il "Bauhaus statale di Weimar" fece la sua prima comunicazione ufficiale, pubblicando il Manifesto e programma del Bauhaus statale di Weimar curato da Gropius, con sulla copertina una xilografia di Lyonel Feininger dal titolo Cattedrale, che raffigurava una cattedrale superata da una torre e tre raggi luminosi corrispondenti rispettivamente alla pittura, scultura e architettura.
L'ESPOSIZIONE DEL 1923
Nel 1923 si tenne un'esposizione e per quell'occasione fu progettata da Georg Muche (pittore tedesco) La Haus am Horn cioè una casa dall'interno innovativo caratterizzata da una nuova disposizione degli spazi e dall'assenza di corridoi. Gli arredi interni furono progettati e realizzati dagli studenti del Bauhaus.
A DESSAU CON GROPIUS E MEYER
A Dessau con Walter Gropius (1925 - 1926)
Il Bauhaus all'inizio venne largamente sovvenzionato dalla città di Weimar, amministrata dalla socialdemocrazia, ma dopo un cambio nel governo della Turingia vi furono gravi contrasti con le autorità, a cui si aggiunse una crescente ostilità dell'opinione pubblica cittadina, che comportano la chiusura dell'istituto a Weimar. Nel 1925, la scuola si spostò quindi a Dessau, dove venne costruito il famoso edificio che la ospiterà, progettato da Gropius, manifesto del nuovo clima razionalista che andava imponendosi nella cultura architettonica europea, e di cui il Bauhaus di Dessau divenne il principale centro propulsore.
A Dessau furono superate le eredità espressioniste d'anteguerra e decadde l'entusiasmo nei confronti dell'artigianato che aveva caratterizzato i primi anni, pertanto non furono più previsti docenti artigiani. Inoltre finalmente nella nuova sede Gropius poté estendere gli insegnamenti anche all'architettura. A Dessau si intensificarono le pubblicazioni edite dalla scuola
A Dessau con Hannes Meyer (1928-1930)
Nel 1927 Hannes Meyer divenne dirigente della neonata sezione di architettura dichiarando di voler intraprendere un insegnamento di tipo funzionalistico e collettivistico particolarmente attento alle tecniche costruttive.
Tra gli allievi che avrebbero raggiunto una certa fama internazionale, in questo periodo, c'era anche Alfredo Bortoluzzi.
Sotto la direzione di Hannes Meyer per un periodo di tempo l'ingresso al Bauhaus fu aperto a tutti gli studenti che volessero entrarvi, senza seguire alcun criterio selettivo, ma per problemi di sovraffollamento si decise di stringere il numero degli studenti a 150. Hannes Meyer avrebbe voluto "un tipo di insegnamento improntato sulla sociologia, l'economia e la psicologia.
In seguito ad alcune manifestazioni del gruppo di studenti comunisti (che rappresentava la maggioranza degli iscritti all'istituto) però Hannes Meyer fu costretto a dare le dimissioni come dirigente poiché accusati di dare una impronta filocomunista che stava alla base dei contrasti tra gli studenti.
Suo successore fu Ludwig Mies van der Rohe. Con lui si perse il legame del Buhaus con il contesto sociale fortemente voluto da Meyer, poiché credeva che l'istituto avesse come unico scopo quello di dare allo studente una formazione artigianale, tecnica ed artistica completa.
A Berlino con Mies van der Rohe (1932-1933) fino alla chiusura definitiva
A seguito della chiusura del Bauhaus a Dessau, Magdeburgo e Lipsia, due città allora guidate da amministrazioni socialdemocratiche, Mies decise di costituire a Berlino il privato "Libero istituto per l'insegnamento e la ricerca". Dal punto di vista economico la scuola si sarebbe sostenuta con le rette degli studenti, ancora una volta aumentate, e i 30.000 marchi provenienti dalla vendita dei brevetti. Lo stipendio dei docenti era assicurato dal contratto preso con la città di Dessau, valido fino al 1935.
La presa del potere del partito nazionalsocialista segnò però la fine anche dell'esperienza berlinese.
Entrata in vigore una legge secondo la quale anche le scuole private dovevano essere sottoposte all'Intendenza scolastica provinciale, Mies richiese il permesso di aprire una scuola d'arte e la risposta della Gestapo fu di rispettare alcune condizioni imposte dal Ministero della cultura: licenziamento di Kandinsky e Hilberseimer, l'assenza di docenti ebrei, la presenza di qualche docente presente all'interno del partito, programmi di studi orientato in senso nazionalsocialista[55]. Viste le condizioni poste e le difficoltà economiche, dovute al mancato versamento delle rette degli studenti e alla perdita dei contratti con le aziende produttrici su licenza dei prototipi della scuola, i docenti all'unanimità decisero di chiudere definitivamente il Bauhaus il 19 luglio 1935.
Le donne nel Bauhaus
Walter Gropius dichiarò chiaramente che era aperta a entrambi i sessi e aveva forti aspirazioni progressiste, ma la reale parità era lontana da essere applicata nella pratica. Quando il Bauhaus aprì, nel 1917, ci furono più richieste di iscrizione da parte delle donne che da parte degli uomini. Nonostante ciò a molte donne venne negato l'accesso ai corsi; a quelle che entrarono alla scuola venne impedito di accedere ai corsi ritenuti molto più importanti, quali pittura, incisione e design industriale e furono quindi dirottate ai laboratori femminili: ceramica, tessitura, rilegatura di libri.
Questo atteggiamento fu particolarmente forte nei primi anni, sotto la guida di Johannes Itten. Gropius aveva scritto nel manifesto della scuola che questa era "aperta a ogni persona di buona reputazione, a prescindere dall'età e dal sesso" e il Bauhaus aveva una mentalità moderna e libertaria, ma era comunque vittima della mentalità fortemente maschilista del tempo e realizzare una autentica parità tra i sessi era semplicemente 'un passo troppo lontano'.
La situazione non si risolse mai completamente: quando la scuola passò sotto la direzione di Mies van der Rohe, nel 1930, divenne essenzialmente una scuola di architettura. Poiché questo campo era tradizionalmente chiuso alle donne, ben poche poterono affermarsi.
LA FORMAZIONE
Il Bauhaus prevedeva una FORMAZIONE BASE improntata soprattutto sull'architettura anche se l'organizzazione dei corsi subì delle modifiche nel corso della storia della scuola ma alcuni aspetti sono rimasti peculiari e universalmente riconoscibili. Inizialmente, uno dei principali obiettivi del Bauhaus fu quello di unificare arte, artigianato e tecnologia. Si può dire che presso il Bauhaus assistiamo alla nascita del design intesa come "unione di tecnica ed arte". Era previsto inoltre un CORSO PROPEDEUTICO o Vorkurs, della durata di sei mesi, era obbligatorio e doveva preparare gli allievi a sviluppare una nuova attitudine nei confronti della percezione e dell'espressione artistica
LEZIONI DI KLEE E KANDINSKIj
Paul Klee tenne un "insegnamento formale figurativo" che consisteva nello studio delle proporzioni, delle immagini riflesse, delle forme e colori primari, basato sull'analisi dei suoi dipinti. Nel 1922 vi si aggiunse un corso sulla teoria del colore.
Kandinskij tenne dal 1922 un corso sul disegno analitico e sulla composizione cromatica, seguendo i principi dell'analisi e della sintesi e dando importanza agli effetti del colore nelle sovrapposizioni tra di essi e nella loro percezione. Gli esercizi di Kandinskij si possono suddividere in quattro gruppi: sistemi di colore e sequenze, corrispondenza di colore e forma, relazione fra colori, colori e spazio.
Con la direzione di Hannes Meyer, Paul Klee e Vassily Kandinskij riuscirono ad ottenere la possibilità di condurre dei corsi di pittura. I risultati ebbero un'impronta surrealista, influenzata dalla tecnica di Klee.
Tra i laboratori istituiti all'interno del Bauhaus ci sono: il laboratorio della ceramica, il laboratorio per l'arredamento e la rifinitura degli interni, il laboratorio di falegnameria, il laboratorio di grafica, la sezione dei lavori di metallo, quella della decorazione parietale, laboratorio di tessitura, sezione di architettura....
COMPLESSO ARCHITETTONICO DEL BAUHAUS A WEIMAR
La scuola ebbe sede in particolare negli edifici della Kunstgewerbeschule costruiti da Van De Velde intorno al 1906 con uno stile che rappresentò, per l'architetto belga esponente dell'art nouveau, un avvicinamento allo stile tedesco della scuola di Peter Behrens. Attualmente gli edifici accolgono alcune facoltà tecniche dell'Università della Turingia.
L'edificio del Bauhaus è punto di riferimento per il razionalismo tedesco. È probabile che Gropius abbia subito però le influenze del costruttivismo sovietico, abbastanza influente nell'architettura moderna e nel disegno industriale del tempo. Esso si sviluppa rispettando il tessuto urbano in cui si inserisce, aprendosi verso la città con le enormi curtain wall che rispondono all'esigenza di dar luce ai laboratori ma che hanno anche un "risvolto ideologico": in una comunità democratica "le case sono di vetro", nulla si nasconde, tutto comunica, e la scuola è il nucleo generatore, il modello della comunità democratica".